La malattia dei progetti

22 lug

Massimo Redi, il protagonista del romanzo, e lo scienziato “eretico” Alexander Kaposka si sono conosciuti a un meeting di un progetto di ricerca finanziato dalla comunità europea. Nella pausa caffè Kaposka fa un commento sarcastico. Mi sono divertito a inserire questa scena per accennare a una terribile malattia che affligge la ricerca europea (e italiana): l’iperprogettismo. Continua a leggere…

Le eresie della scienza

20 lug

Uno scienziato carismatico fonda la psicoquantistica transuranica, le prove sperimentali sono deboli, ma ha un certo seguito. I discepoli cominceranno a sviluppare nuove idee, ma senza convincenti prove a favore dell’una o dell’altra, a ogni nuova idea corrisponderà una nuova scuola, dopo poco avremo psicoquantistica transuranica e psicocromodinamica, che a loro volta si scinderanno in psicoquantistica transuranica immanente, psicoquantistica transuranica trascendente, psicocromodinamica tantrica e psicocromostatica, e così via. Le idee senza prove sperimentali prima o poi soccombono alle continue mutazioni. L’unica ragione per cui la scienza sopravvive alle sue continue eresie è perché ha un metodo sicuro per ancorarsi alla realtà sperimentale. Il giorno in cui se ne distaccherà troppo non potrà che dissolversi, ma a quel punto non sarà un grande male. Continua a leggere…

La strage degli scienziati

16 lug

12 novembre 2001, Benito Que, biologo cellulare, ucciso a bastonate da quattro uomini mai identificati.

16 novembre 2001, Don Wiley, biochimico e biofisico di fama mondiale, alcuni colleghi lo indicano come possibile premio Nobel, esperto di virus, docente ad Harvard; di ritorno da un convegno la sua auto è ritrovata contromano su un ponte, a Memphis; il corpo viene recuperato dal fiume quasi un mese dopo; nessuna lettera o indizio di disagio psichico. Continua a leggere…

Scienza e religione

14 lug

Una delle ragioni per cui ho ambientato L’anomalia a Erice è perché trovavo intrigante  l’idea di un luogo dominato per secoli dal clero e ora tempio della scienza. Ma l’accostamento tra clero e scienziati è qualcosa più di una suggestiva metafora. Continua a leggere…

La scienza è morta

6 lug

Uno dei personaggi del mio romanzo, György Köves, un ungherese iconoclasta, di fronte ai più grandi scienziati riuniti a Erice si alza in piedi e dichiara: “La scienza è morta e noi stiamo celebrandone  il funerale! Newton diceva di aver visto lontano perché era sulle spalle di giganti. Noi, al contrario, non riusciamo a vedere lontano perché siamo schiacciati dai giganti. Non si può fare due volte la stessa scoperta e noi siamo arrivati troppo tardi, il banchetto è già finito. Continua a leggere…

Massimo Redi

2 lug

Il protagonista dell’Anomalia è Massimo Redi, un professore universitario. Non volevo un eroe, né un genio, ma un onesto scienziato. Un personaggio che potesse guidare il lettore nei meandri della scienza, ma allo stesso tempo in grado di stupirsi e di sbagliare. Continua a leggere…

Publish or Perish

29 giu

Nel romanzo Fabio Moebius è un giovane geniale che con Massimo Redi, il suo professore, scrive un articolo che viene pubblicato su una delle più autorevoli riviste scientifiche. Nel mondo della ricerca il valore dello scienziato si valuta sulla base delle pubblicazioni, ovvero sull’impatto che il suo lavoro ha sulla comunità degli scienziati. L’idea alla base è che la scienza è un’impresa collettiva, in cui il lavoro di ciascuno stimola quello degli altri. Se una pubblicazione scientifica compare in una rivista di larga diffusione e viene spesso citata da altre pubblicazioni, vuol dire che è importante, che ha dato buoni frutti. Continua a leggere…

I sopravvissuti

26 giu

Nel 1975 la BBC produsse una serie televisiva di grande successo dal titolo Survivors che descriveva le vicende di un gruppo di  sopravvissuti dopo una catastrofe mondiale. Eravamo in piena Guerra fredda, l’apocalisse nucleare sembrava imminente, l’Italia era sulla linea del fronte, tra NATO e Patto di Varsavia. Continua a leggere…

L’energia del vuoto

20 giu

Qualche giono fa ho aperto il giornale per leggere i nomi dei finalisti del Premio Strega e con mia grande sorpresa ho trovato L’energia del vuoto di Bruno Arpaia. Sono letteralmente saltato sulla sedia. Un romanzo che parla di scienza arriva in cinquina allo Strega! Forse finalmente quel muro apparentemente invalicabile tra scienza e cultura umanistica comincia a sgretolarsi, alla faccia di Benedetto Croce e dei suoi maledetti pseudo-concetti empirici… Continua a leggere…

Energia! Scotty!

18 giu

Il convegno scientifico che fa da sfondo al romanzo si apre con una discussione sul problema dell’energia. Il petrolio ha raggiunto il picco di produzione, ovvero il valore per cui è stato estratto il 50% di quanto ne verrà estratto complessivamente. Da ora in poi il prezzo del petrolio non potrà che aumentare. Il metano ha ancora qualche decennio prima del picco, ma il tempo stringe. Continua a leggere…