La strage degli scienziati

16 lug

12 novembre 2001, Benito Que, biologo cellulare, ucciso a bastonate da quattro uomini mai identificati.

16 novembre 2001, Don Wiley, biochimico e biofisico di fama mondiale, alcuni colleghi lo indicano come possibile premio Nobel, esperto di virus, docente ad Harvard; di ritorno da un convegno la sua auto è ritrovata contromano su un ponte, a Memphis; il corpo viene recuperato dal fiume quasi un mese dopo; nessuna lettera o indizio di disagio psichico.

23 novembre 2001, Vladimir Pasechnik era uno dei maggiori esperti al mondo di guerra biologica è trovato morto.

24 novembre 2001, in una sciagura aerea muoiono tre scienziati israeliani di primaria grandezza attivi nel campo delle infezioni batteriche e virali.

8 dicembre 2001, Robert Schwartz, biofisico, esperto di micro-organismi patogeni, viene trovato nella sua abitazione trafitto da una spada rituale giapponese; viene incriminata la figlia diciannovenne e tre suoi amici adepti di una setta satanica.

11 dicembre 2001, Set Van Nguyen, microbiologo, morto intrappolato in una cella frigorifera. Quello stesso laboratorio, all’inizio del 2001 aveva suscitato scalpore per aver creato una forma modificata di vaiolo spaventosamente virulenta.

Questa lista non è finzione, si tratta di morti reali, tutte accadute tra il novembre e il dicembre 2001. Nel romanzo, quando a Massimo Redi viene mostrata questa lista, risponde: «Sì, va bene. Immagino che potrebbe continuare. Lei dimentica che la comunità scientifica è ormai di oltre sei milioni di persone, due volte la popolazione di Roma. Probabilmente se andasse a sfogliare tutti i giornali ne troverebbe altri e potrebbe fare mille collegamenti. Questo elenco non significa niente». Una risposta ragionevole, da scienziato. Tuttavia…

 

5 COMMENTI A “La strage degli scienziati”

  1. Antonio 16 luglio 2011 alle 19:22

    Se si è letto Il libro Angeli & Demoni possiamo interpretare la cosa come la “guerra” tra Illuminati e Chiesa….

  2. Alessandro Fusi 19 luglio 2011 alle 13:28

    morti reali? quali sono le sue fonti? perché non abbiamo letto niente sui giornali?

    • Massimiliano Pieraccini 19 luglio 2011 alle 16:16

      Sì, certo morti reali. I giornali ne hanno parlato abbondantemente (anche se eravamo molto distratti, si sta parlando dei mesi successivi all’11 settembre 2001). Ancora oggi cercando su google direttamente i singoli nomi della lista, può trovare per ciascuno di essi molti dettagli.

  3. Jacopo Mazzuoli 26 luglio 2011 alle 14:58

    Quel “tuttavia” non so a cosa possa predurre, ma la spazzatura di Dan Brown la lascerei perdere.

    • Massimiliano Pieraccini 26 luglio 2011 alle 16:00

      “Tuttavia..” allude alla trama del romanzo, in cui cito quella serie di morti (reali), ne aggiungo un paio e…. di più non posso dire.

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