Le eresie della scienza

20 lug

Uno scienziato carismatico fonda la psicoquantistica transuranica, le prove sperimentali sono deboli, ma ha un certo seguito. I discepoli cominceranno a sviluppare nuove idee, ma senza convincenti prove a favore dell’una o dell’altra, a ogni nuova idea corrisponderà una nuova scuola, dopo poco avremo psicoquantistica transuranica e psicocromodinamica, che a loro volta si scinderanno in psicoquantistica transuranica immanente, psicoquantistica transuranica trascendente, psicocromodinamica tantrica e psicocromostatica, e così via. Le idee senza prove sperimentali prima o poi soccombono alle continue mutazioni. L’unica ragione per cui la scienza sopravvive alle sue continue eresie è perché ha un metodo sicuro per ancorarsi alla realtà sperimentale. Il giorno in cui se ne distaccherà troppo non potrà che dissolversi, ma a quel punto non sarà un grande male.

4 COMMENTI A “Le eresie della scienza”

  1. Jacopo Mazzuoli 26 luglio 2011 alle 14:52

    Il metodo è della scienza, ma la scienza è fatta dall’uomo. E l’uomo, si sa, oltre a ingannarsi piace ingannare. Con questo non voglio dire che la scienza sia morta (Dio ce ne scampi e liberi), ma di sicuro esistono ambiti in cui l’uomo è sordo ai dati che il metodo esige. Prendiamo l’evoluzionismo. Non c’è un dato che sia uno che lo confermi. Anzi, dalle scoperte e i passi avanti fatti nella biologia e nella scoperta di fossili, tutto sembra smentirlo. Eppure… quanto sono tristi quei disegni di una specie di scimmia da cartone animato che si “evolve” in un uomo.

    • Massimiliano Pieraccini 26 luglio 2011 alle 15:46

      Senza dubbio ci sono ambiti in cui il metodo scientifico è applicato in modo quantomeno piuttosto lasco (tra questi citerei, pur sapendo di dispiacere non pochi colleghi: teoria delle stringhe; molta psicologia, antropologia e linguistica; buona parte dell’economia e molti altri campi che pur sono oggetto di intensa attività di ricerca). Ma la biologia non è certo tra questi. La teoria dell’evoluzione è senz’altro ben fondata su prove sperimentali molto convincenti.

  2. Jacopo Mazzuoli 26 luglio 2011 alle 18:40

    Perdonami, ma se te va (so’ aretino anch’io) me stuzzica questo botta e risposta. Solo che il blog non mi sembra adattissimo. Ti posso chiedere l’amicizia su Facebook?

    • Massimiliano Pieraccini 26 luglio 2011 alle 19:15

      Sì, certo.

LASCIA IL TUO COMMENTO