energia

Effetto annuncio e scoperte scientifiche

4 apr

Il 10 marzo 1989, Martin Fleischmann dell’Università di Southampton in Inghilterra e Stanley Pons dell’Università dello Utah, annunciarono alla stampa di aver scoperto la cosiddetta “fusione fredda”, ovvero un modo per creare energia illimitata, senza rischi e a basso costo: la scoperta del secolo, la soluzione a tutti i problemi del mondo. La notizia ebbe un’immensa risonanza, non era l’annuncio del solito esaltato, ma di due scienziati seri e stimati.   Continua a leggere…

Le quattro vite dell’auto elettrica

2 gen

Alla fine dell’Ottocento il centro di New York era congestionato più o meno come oggi. Le carrozze tirate da cavalli erano ingombranti e maleodoranti. Serviva una soluzione e fu trovata: il taxi, una carrozza pubblica senza cavalli. Ma da cosa sarebbe stato spinta? Un motore elettrico, naturalmente. Continua a leggere…

Energia! Scotty!

18 giu

Il convegno scientifico che fa da sfondo al romanzo si apre con una discussione sul problema dell’energia. Il petrolio ha raggiunto il picco di produzione, ovvero il valore per cui è stato estratto il 50% di quanto ne verrà estratto complessivamente. Da ora in poi il prezzo del petrolio non potrà che aumentare. Il metano ha ancora qualche decennio prima del picco, ma il tempo stringe. Continua a leggere…

Mendicanti di energia

9 giu

La vicenda principale del romanzo si svolge a Erice durante un seminario sulle emergenze planetarie e uno dei temi è il problema dell’energia, di cui la nostra società ha un disperato bisogno. Ma che cosa si intende esattamente con energia? Fu il grande filosofo e scienziato Leibniz a parlarne per primo, per lui l’energia era movimento. Più tardi si scoprì che anche il calore era energia e che nelle reazioni chimiche è racchiusa energia, così come dentro l’atomo, e infine che tutto è praticamente energia. L’energia è ovunque onnipresente e abbondante. Continua a leggere…

Elogio dello spreco

8 giu

«Quarant’anni fa, quando decisi di diventare ingegnere nucleare, era opinione comune che l’energia avrebbe finito per costare pochissimo. Così poco che non sarebbe più valsa la pena farla pagare con un contatore in ogni casa! E sarebbe andata così se ce lo avessero permesso. Ma poi è andata come è andata» dice rassegnato il prof. Schaffhauser, uno dei personaggi del mio romanzo. E, in effetti, quel sogno degli anni Sessanta non si è mai realizzato. L’energia non è più a buon mercato da decenni e la situazione non può che peggiorare: i consumi aumentano, le risorse energetiche diminuiscono e non si vedono ricette miracolose all’orizzonte. Continua a leggere…