Anomalie

25 mag

In una storia ben raccontata la maggior parte degli accadimenti è normale e ragionevole: un tale è seduto al finestrino di un aereo, arriva a destinazione, attende i bagagli, esce dall’aeroporto e incontra un conoscente (è così che inizia L’anomalia, il tale in questione è Massimo Redi, il protagonista). Nulla che non potrebbe succedere a chiunque di noi nella vita di tutti i giorni. Però a un certo punto accade qualcosa, c’è un punto di rottura e allora ci accorgiamo che quella sequenza particolare di eventi può avere un altro significato: magari quello non era un viaggio come tanti, forse quell’incontro non era casuale come poteva sembrare.

Provate a seguire con lo sguardo i passi di uno dei personaggi sulle rampe di scale della celeberrima litografia di Escher intitolata Relatività (la trovate qua sotto). Se vi concentrate sulla singola figura sembra tutto normale, ma a un certo punto, dietro una svolta, ci accorgiamo di non capire più se sta salendo o scendendo, se un’apertura sul muro è una porta o invece una finestra sul tetto. Ecco, una buona storia è come una litografia di Escher, inaspettatamente le cose acquistano un significato diverso. E la scienza? Le teorie scientifiche vorrebbero dare una rappresentazione del mondo la meno ambigua possibile: certe scale scendono e altre salgono. Non si può salire e scendere allo stesso tempo. Purtroppo, con grande frustrazione degli scienziati, le più profonde e meglio verificate teorie fisiche sono esattamente come le litografie di Escher e i buoni romanzi.

3 COMMENTI A “Anomalie”

  1. Alessio 25 maggio 2011 alle 13:42

    Molto affascinante! In effetti, per come ce l’hanno sempre insegnata a scuola, la scienza sembra totalmente priva di colpi di scena, qualcosa di molto statico, stabile, noioso. Spero che il suo libro mi faccia ricredere!

  2. Alessio P. 25 maggio 2011 alle 20:04

    Molto acuto il richiamo a Escher. Anche se potrebbe presentarsi come un libro per pochi la prefazione è intrigante e la scelta dell’ambientazione stile thriller azzeccata.

  3. Peppe 26 maggio 2011 alle 11:04

    Ho iniziato a leggerlo con un po’ di timore, perché gli argomenti non sono tra i più semplici. Invece in una sera mi sono divorato un centinaio di pagine: finora è un thriller molto avvincente e gli argomenti scientifici vengono affrontati in maniera molto chiara, semplice, per tutti. Sono curiosissimo di scoprire come finisce!

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