Romanzi, cardellini e ciuffolotti

18 mag

Una delle domande che da quando ho finito di scrivere il mio romanzo mi hanno fatto più spesso è: quando ti è venuta in mente questa storia? Impossibile saperlo. È come chiedere quando è nata una specie vivente. Nessun biologo è in grado di dare una data di nascita. Le specie nascono per piccole mutazioni, quasi insignificanti, di altre specie. Alcune di queste non portano da nessuna parte, magari allungano un po’ il becco a un pettirosso o rendono più vivi i colori di un fiore. Poi pian piano, mutazione dopo mutazione, ci si accorge che da un ciuffolotto (un piccolo uccello che vive nelle pinete) è venuto fuori un cardellino.

Quando il cardellino si è separato dal ciuffolotto? E perché si è evoluto un cardellino anziché un verdone (un altro uccellino della stessa famiglia)? Nessuno può dirlo. Così sono le idee. Ne nascono di nuove in ogni momento. La maggior parte conduce a un vicolo cieco e rimane nel limbo delle potenzialità. Su qualcuna di esse, in un momento di ozio ci si ricama un po’ e ci si innesta qualche altra idea. In ogni momento il processo può fermarsi e rivelarsi un nulla di fatto, ma qualche volta, idea sopra idea, ti accorgi di avere in mente qualcosa che ha una sua struttura, una ragione d’essere. A quel punto hai la base per un romanzo.

 

2 COMMENTI A “Romanzi, cardellini e ciuffolotti”

  1. Luca N. 19 maggio 2011 alle 12:59

    come diceva Vasco, “le canzoni nascono da sole”.
    e così l’arte, la letteratura, l’amore.

  2. lella 20 maggio 2011 alle 16:02

    sono convinta che si possa sempre tornare ad una causa scatenante… ad un momento in cui in fin dei conti si può ricondurre l’inizio di un penserio, di un progetto..perchè un romanzo è anche questo..

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