Greg Egan
16 apr
Ho appena terminato di leggere Axiomatic un libro di racconti di Greg Egan. Non conoscevo quest’autore e ne sono rimasto entusiasta. Nella migliore tradizione della fantascienza “scientifica” di Arthur C. Clarke (l’autore di 2001 Odissea nello spazio, giusto per fissare le idee), Egan basa le sue storie su solide conoscenze scientifiche, raccontadoci mondi bizzarri ma mai assurdi: l’ipotesi dei multimondi non è poi così pazzesca dal punto di vista di un un killer professionista; Il loop temporale è adomesticato in una storia dove tutti conosciamo il nostro futuro, ma non ne siamo turbati più di tanto; l’eugenetica si mescola con la possibilità di comunicare a ritroso nel tempo; il tema della coscienza individuale è rivisto in più racconti in modo originale e sconcertante.
Nel suo sito (http://gregegan.customer.netspace.net.au/) Egan si premura di descrivere in dettaglio le basi scientifiche dei suoi romanzi. Ho trovato molto illuminanti anche i suoi appunti sui fondamenti della relatività e della meccanica quantistica (http://gregegan.customer.netspace.net.au/FOUNDATIONS/index.html), una delle migliori e più concise trattazioni che abbia mai letto. L’idea di non farsi tentare dalla divulgazione in senso stretto, ma di usare nella narrativa la scienza così come è, la trovo molto coraggiosa, anche se forse un po’ pericolosa.
I romanzi di “Science Fiction” più intriganti cominciano da ciò che è noto e poi si avventurano oltre il confine.
Jules Verne, conoscendo bene la scienza di fine XIX°secolo, ha previsto molte applicazioni realizzate nel XX°.
Isaac Asimov era un biochimico appassionato di narrativa. La scienza è più attraente quando stimola la fantasia.
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