Elogio dell’imitazione

5 ago

L’imitazione è istintiva e profondamente radicata nel nostro cervello. Guardate un neonato e ve ne renderete subito conto. L’imitazione ci risulta così facile che tendiamo a disprezzarla. Di qualcuno che imita gli altri diciamo, con una certa supponenza, che sa solo scimmiottare. Leonard Zelig, lo straordinario personaggio di Woody Allen, imita gli altri perché insicuro, perché nessuno ha stima di lui. La sua abilità non è considerata alla stregua di un’intelligenza prodigiosa o di una qualche abilità sportiva. In fondo non fa molto più di ciò che tutti noi sappiamo fare fin dalla nascita. 

Eppure imitare è difficilissimo. Gli scienziati provano da tempo a costruire automi in grado di imitare certe semplici operazioni umane, a tutt’oggi con risultati molto deludenti. Il problema è capire cosa imitare. Se vedo una mano afferrare una banana, come capisco quali sono i dettagli importanti? È importante la dimensione della banana, il fatto che il braccio sia coperto di peli o indossi una camicia, la velocità della mano, il numero di dita della mano? Come capisco che se vedo afferrare una banana più piccola, da una mano pelosa con tre dita è lo stesso gesto che posso fare io? È un mistero che solo oggi le neuroscienze cominciano a districare. Anzi sembra sempre più evidente che l’imitazione è alla base di tutte le funzioni più complesse del nostro cervello. Ma ciò che più stupisce è quanto sottovalutiamo la nostra capacità di imitazione. Tendiamo a disprezzare chi imita e ad avere grande stima per le persone originali e creative, ma per quello che ne sappiamo è molto più facile essere originali e creativi che buoni imitatori (a ben vedere, per essere originali è sufficiente prendere decisioni tirando una monetina). Il problema è che siamo così bravi nella difficilissima arte dell’imitazione che ci sembra banale. Inoltre, gli originali e i creativi godono di grande considerazione, perché ricordiamo solo quelli che hanno successo e non i moltissimi che hanno fallito.

1 COMMENTO A “Elogio dell’imitazione”

  1. SR 24 agosto 2011 alle 19:54

    Quindi anche se mi sembra di non avere mai avuto un’idea originale nella vita, forse sono un genio

LASCIA IL TUO COMMENTO