Le litografie di Escher

16 mag

Escher è l’artista preferito dagli scienziati. Lo capirete leggendo il romanzo: è citato diverse volte. Qualche anno fa un matematico e fisico, Douglas R. Hofstadter, scrisse un libro, divulgativo solo all’apparenza, dal titolo Gödel, Escher, Bach: un’Eterna Ghirlanda Brillante. Lo potremmo definire l’omaggio di uno scienziato all’arte di Escher (e alla musica di Bach). Sebbene il titolo fosse criptico e l’argomento ostico, fu un successo incredibile.

Ma perché questa predilezione degli scienziati per Escher? Provate a guardare qualcuna delle sue litografie: ad esempio La cascata o Il belvedere (quelle che io preferisco). Notate qualcosa di strano? Sì, certo. Il dettaglio è perfetto, ogni particolare è coerente con quelli vicini, ma l’insieme ha qualcosa che non va, è disorientante. Ne La cascata l’acqua sembra andare sempre verso il basso, ma a ben vedere percorre un canale che si richiude su se stesso.  Ne Il belvedere una piccola costruzione risulta coerente solo guardando un piano alla volta. Un sottile errore di prospettiva rende la figura assurda come oggetto tridimensionale.

Le teorie scientifiche, con grandissima frustrazione degli scienziati, sono quasi sempre così. Potentissime nel descrivere il dettaglio, incoerenti quando si cerca di farne delle teorie generali. E non è un caso che le due teorie fisiche più potenti e ben verificate, la relatività e la meccanica quantistica, siano reciprocamente non compatibili!

© The M.C. Escher Company B.V

2 COMMENTI A “Le litografie di Escher”

  1. Filippo 17 maggio 2011 alle 23:44

    Escher è davvero un grande. Un paio di anni fa sono stato ad una mostra a Verona delle sue opere, veramente molto belle. Oltre alle opere classiche anche le tassellazioni del piano sono interessanti e nascondono anche della matematica dietro!

  2. Cinzia 18 maggio 2011 alle 13:35

    Incredibile Escher! le sue opere sono piene di anomalie…

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