Le migliori università del mondo: dove sono le italiane?

6 set

È notizia di oggi, riportata da diversi giornali, la pubblicazione della classifica internazionale delle migliori università stilata da QS (http://iu.qs.com/), un’agenzia internazionale di rating, del tutto analoga a quelle che stimano l’affidabilità degli investimenti e che fanno tremare i polsi ai governanti di tutto il mondo. Come al solito le università italiane fanno una magra figura. La prima in classifica è l’Università di Bologna in 183a posizione! Nelle prime 300 università gli atenei italiani sono soltanto cinque! Purtroppo niente di nuovo, le agenzie di rating sono una decina, ciascuna usa criteri leggermente diversi, ma i nostri atenei rimangono saldamente in fondo alla classifica. Ma perché?

L’università italiana ha enormi problemi, chi ci lavora sa che la situazione è certamente difficile, ma non così tragica. Proviamo a vederci più chiaro. Questa classifica considera sei criteri, in quest’ordine: la reputazione accademica, la reputazione nel mondo del lavoro, le pubblicazioni, il rapporto studenti/docenti, percentuale di studenti stranieri, percentuale di docenti stranieri. Su sei aspetti, in cinque siamo un totale disastro, ma in uno ci difendiamo molto bene: le pubblicazioni scientifiche, ovvero il contributo dei singoli atenei all’avanzamento generale della conoscenza scientifica. Nella classifica delle migliori università solo per produzione scientifica, la nostra migliore si piazza al 136° posto con 15 università (tra cui la mia) nelle prime 300. Una fotografia che ben rappresenta lo stato della ricerca in Italia. Per quello che è la mia esperienza io vedo qua e là gruppi di ricerca attivi e competitivi che fanno ricerca ad altissimo livello, costretti a una guerra quotidiana contro un sistema di reclutamento borbonico nel quale impera il più sfacciato nepotismo, una burocrazia oppressiva, meschina e arrogante e, infine, un finanziamento ridicolamente basso. Ho citato intenzionalmente per ultimo il problema dei finanziamenti, non perché non esista, ma perché certo non è l’unico né il più importante, sebbene sia quello di cui più si parla.

1 COMMENTO A “Le migliori università del mondo: dove sono le italiane?”

  1. Giovanni Antonelli 13 ottobre 2011 alle 16:44

    Sbaglio o lei insegna in università? E allora perché non ci dice cosa ne pensa della sua facoltà?

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