Archivio dell'autore

Ministeri e competenze

16 nov

Il nuovo ministro dell’Istruzione e della Ricerca Scientifica è Francesco Profumo, rettore del Politecnico di Torino e presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Non lo conosco personalmente e non so se farà bene. Come tutti i ministri che lo hanno preceduto prima o poi susciterà polemiche e malumori (è nel destino di un dicastero con oltre un milione di dipendenti), ma almeno non ci sono dubbi sul fatto che sia qualificato per svolgere il suo lavoro Continua a leggere…

“Thriller scientifico”

15 nov

Donato Carrisi, l’autore di Il suggeritore e Il tribunale delle anime,  è stato uno dei primi a leggere il mio romanzo, circa un anno fa. Glielo mandò il mio agente, per avere un’opinione spassionata. E a lui piacque molto, tanto da scrivere questa frase che poi è comparsa sulla fascetta: “Un thriller scientifico folgorante! E’ nato un nuovo genere”. Continua a leggere…

Ingegneri sociologi

7 nov

Gordon Moore, cofondatore della Intel, già nei primi anni Sessanta osservò che il numero di transistor realizzabili su un singolo chip cresceva esponenzialmente nel tempo: un raddoppio ogni 18 mesi. Per quanto in questi cinquanta anni la cosiddetta “legge di Moore” sia stata rispettata alla lettera, non si tratta di una legge fisica, ma una legge per così dire “sociologica” applicata alla comunità degli ingegneri elettronici. Continua a leggere…

Il bel tempo che fu

2 nov

Tutti gli anni, puntale sento e leggo che la scuola di oggi non insegna più niente, che i giovani non hanno più capacità di concentrazione, che non c’è più serietà nella didattica… Il discorso prosegue un po’ citando Dante, Leopardi e qualche volta persino Ariosto e Tasso “che purtroppo i ragazzi di oggi non sono più in grado di leggere” per poi arrivare invariabilmente alla vera questione: “Sì, però ai tempi miei le cose erano ben diverse, quella sì che era una scuola formativa!”. Continua a leggere…

Il teorema del Tarabaralla

25 ott

La scienza, soprattutto la fisica, è intessuta di matematica. Ma non è matematica. E questo non è facile da capire, perché formalmente la fisica e la matematica si somigliano: tante formule, simboli strani e un mucchio di logica. Tuttavia se gli scienziati lavorassero come i matematici non andrebbero da nessuna parte. Vagherebbero tra mille sottigliezze e perderebbero di vista la realtà fisica. Continua a leggere…

Buster Keaton e la scienza

17 ott

Joseph Frank Keaton VI, al secolo Buster Keaton, sarà ricordato per sempre per l’inconfondibile volto, immobile come una maschera, e per le incredibili situazioni in cui, nei sui film, andava a cacciarsi. In Una settimana, film muto del 1920, si cimenta nella costruzione di una casetta prefabbricata. L’impresa si rivela più difficile del previsto e il protagonista riesce a fare tutti gli errori possibili. Continua a leggere…

iPad prima dell’iPad

10 ott

Un agente dei servizi segreti mostra a Massimo Redi, il protagonista de L’anomalia, dei documenti usando un piccolo touch screen. Quando ho scritto questa scena l’iPad non esisteva ancora, ma l’idea era sicuramente nell’aria. Anzi lo era già da un bel po’ di tempo. Continua a leggere…

L’equazione più bella della fisica, Ettore Majorana e l’anomalia del neutrino

3 ott

Nell’aula principale del Centro “Ettore Majorana” per la Cultura Scientifica di Erice, dove è ambientato il plot principale de L’anomalia, spicca sul palco come un’immensa decorazione l’equazione di Dirac: la più bella equazione della fisica, come qualcuno l’ha definita. Continua a leggere…

Il neutrino più veloce della luce

26 set

Uno dei personaggi del mio romanzo, György Köves, un ungherese iconoclasta, di fronte ai più grandi scienziati riuniti a Erice si alza in piedi e dichiara: “Sono cinquant’anni che ci balocchiamo, Non s’è mai visto un periodo meno eccitante nella storia della scienza. Dove sono le scoperte? Le rivoluzioni scientifiche? La grandi visioni? Non c’è nulla di nulla. Scriviamo montagne di inutile carta su dettagli insignificanti. Non siamo scienziati, siamo collezionisti di farfalle!” E le cose stanno realmente così, è un po’ come se la Fisica fosse schiacciata dal proprio successo. I nostri modelli funzionano troppo bene, non succede mai nulla di veramente nuovo. Almeno fino a qualche giorno fa. Continua a leggere…

I tre mali dell’università

19 set

Qualche mese fa trovai un libro su una bancarella dal titolo Il professore di Università. Un agile e brillante libello sull’università stampato nel lontano 1963. Sembrava scritto ieri. Da almeno cinquanta anni, l’università italiana è affetta dagli stessi tre mali: i concorsi che non premiano il merito, la burocrazia, la carenza di fondi. Continua a leggere…