Ministeri e competenze

16 nov

Il nuovo ministro dell’Istruzione e della Ricerca Scientifica è Francesco Profumo, rettore del Politecnico di Torino e presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Non lo conosco personalmente e non so se farà bene. Come tutti i ministri che lo hanno preceduto prima o poi susciterà polemiche e malumori (è nel destino di un dicastero con oltre un milione di dipendenti), ma almeno non ci sono dubbi sul fatto che sia qualificato per svolgere il suo lavoro: il Politecnico di Torino è una delle migliori università italiane e il CNR è il più grande ente di ricerca italiano. Ma allora mi faccio una domanda: non dovrebbe forse essere normale che un ministro dell’Istruzione e della Ricerca Scientifica sia scelto tra persone di indubbia competenza? Perché c’è voluta una crisi economica mondiale, la nazione sull’orlo del baratro, per mettere a capo del ministero qualcuno che almeno ne sapesse qualcosa? Possibile che i tre governi precedenti (di destra e di sinistra) non abbiano trovato di meglio di Letizia Moratti, Fabio Mussi e Mariastella Gelmini, ministri che per assoluta incompetenza e crassa ignoranza sono stati del tutto equivalenti?


1 COMMENTO A “Ministeri e competenze”

  1. Onofrio Filoramo 24 novembre 2011 alle 10:51

    La lista degli interrogativi si può allungare.
    Perchè…
    - i ricercatori, la cui formazione è stata pagata con le nostre tasse, sono costretti ad emigrare?
    - i calciatori sono osannati ed i professori umiliati?
    - i manager che affondano le imprese hanno stipendi iperbolici?
    - per risolvere i problemi attuali ci propongongono le teorie economiche del XVIII° secolo e l’organizzazione del lavoro del XIX°?
    …..
    …..

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