La biblioteca di Babele, ovvero l’arcano mondo delle gerarchie

12 ago

La biblioteca di Babele di Jorge Luis Borges contiene tutti i possibili libri di 410 pagine, ovvero tutte le possibili combinazioni di 25 caratteri alfabetici che possono essere contenute in una stringa di 656.000 caratteri (tanti ne contiene un libro stando alla descrizione di Borges). Proviamo a fare il calcolo: ogni carattere della stringa di 656.000 elementi può avere 25 varianti, quindi il numero complessivo di combinazioni sarà 25 per 25 per 25, 656.000 volte. Provate a prendere la vostra calcolatrice o il vostro computer e scrivete 25^656.000. Che risultato vi dà? Siete perplessi? Avete sicuramente visto apparire una frase poco rassicurante come “Error overflow” o “Inf”. In realtà si tratta di un normalissimo numero, non è infinito, è solo enorme oltre ogni immaginazione: per quello che ne sappiamo, più grande del numero di atomi dell’universo in cui viviamo. In questo oceano sconfinato di libri è contenuta qualunque opera letteraria, qualunque trattato, la dimostrazione di qualunque teorema, la risposta a qualunque domanda, ma queste perle sono disperse senza ordine tra un numero incommensurabile grande di sequenze senza senso o di sequenze che contengono solo pochi caratteri di senso compiuto.

Quando ho letto per la prima volta questo racconto mi è tornato in mente un episodio di quando ero studente universitario. L’esame di algebra lineare era terrificante: teoremi su teoremi uno più astruso dell’altro ed io avevo il terrore folle di trovarmi il giorno dell’esame davanti al professore con il cervello paralizzato dalla paura. Cominciai allora a fantasticare sul fatto che se avessi semplicemente emesso i suoni giusti al momento giusto, nessuno avrebbe potuto distinguere se veramente avessi capito o meno. In fondo si trattava solo di far vibrare in modo opportuno l’aria tra me e il professore, non di capire l’algebra lineare: quest’idea era in qualche modo consolante.

3 COMMENTI A “La biblioteca di Babele, ovvero l’arcano mondo delle gerarchie”

  1. SR 24 agosto 2011 alle 19:50

    Interessante, ma cosa c’entrano le gerarchie?

    • Massimiliano Pieraccini 25 agosto 2011 alle 13:55

      Caratteri tipografici (o suoni) e significati sono su livelli diversi. Gli scienziati parlano di livelli gerarchici, quando l’uno poggia sull’altro, ma il livello superiore è come se fosse ignaro del livello inferiore. Quando leggiamo un libro è come se ignorassimo i caratteri, la precisa disposizione delle parole e persino la lingua. Se conosciamo più di una lingua, quando abbiamo letto qualcosa e afferrato il senso non ricordiamo più in quale lingua lo abbiamo letto. Questo però non vuol dire che il significato può fare a meno delle parole, il significato sta nelle parole, ma a un livello gerarchico superiore.

  2. Onofrio Filoramo 4 dicembre 2011 alle 10:59

    La Biblioteca di Babele è in costruzione.

    http://www.liberliber.it/

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